Grazie a sofisticate simulazioni di computer-grafica, è stato ricostruito al computer, sulla base del teschio riesumato, il volto del grande compositore tedesco Johann Sebastian Bach.
Dai tratti somatici è chiaro come Bach discenda da progenitori sardi, più precisamente di Ovodda: si riconosce un volto da allevatore del paese barbaricino. “Vacca” il cognome originario, diffuso a Ovodda, che per betacismo diventa “Bacca” (come bentu da ventu, bentana da ventana, ecc.), da cui infine Bach.
Il nonno del grande compositore, suo omonimo, si chiamava Jubanne Bustianu Vacca: emigrò in Germania come nei secoli successivi fecero tanti conterranei.
E così dopo Juán Domingo Perón, i cui ascendenti si collocano a Mamoiada (NU), e Cristoforo Colombo (né Genova, né Barcellona, bensì Sanluri, nel Medio Campidano) ecco un altra figura celebre del passato dalle discendenze sarde.
Mamoiada, Sanluri, Ovodda hanno già dato. Cosa aspettano gli altri comuni a ricostruire discendenze?
Com’è che per Walter Matthau, Gioacchino Marat, i tanti birrifici Bräu di Germania, Francisco Goya, Henri Matisse (slittamento vocalico di Matessi, cioè “lo stesso”, quindi lui, ergo sardo) e tanti altri grandi, nessun comune sardo si è ancora fatto avanti per rivendicarne i natali?
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/volto-bach/1.html
Dlla leppa che tempera il fuscello di legno per appuntirlo, passò a temperare (e bene) il clavicembalo!
Siamo sicuri che non fosse originario di Sindia? La somiglianza con Nino Nonnis è troppo evidente per essere sottovalutata. Il DNA non è acqua… E’ possibile che Bach fosse il diminutivo o la contrazione di Bachisio ed è certamente possibile che nella genealogia di Nino ci sia stato un Bachisio.
Andrea
Presumo che possa discendere da J.S. Vacca buona parte degli ovoddesi, compreso l’attuale sindaco (Liborio Vacca) e altri dotatissimi dal punto di vista musicale.
Ringrazio Paolo per la poderosa rivelazione.
Grazie
In qualità di discendente Shardana, che 4 secoli prima avevano già visitato l’attuale Messico, Hernán Cortés (1485 – 1547), giunto al cospetto del sovrano azteco Montezuma, fu riconosciuto come divinità. In realtà intendeva aprire un bar a Tenochtitlan. Ma non riuscendo a ottenere la licenza sterminò gli aztechi. Ho appurato che Cortés era di Seui.
http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Cortes-Hernando-LOC.jpg
Esatto Andrew! Il cognome originario era Cortis, ispanizzato in Cortés!
I fratelli Joel ed Ethal Coen, premiati registi, discenderebbero da un progenitore originario di Fonni: Coinu. Secondo alcuni avrebbero così riacquistato il cognome originario Coen (o Cohen) che in Sardegna sarebbe stato modificato in Coinu, che in ebraico significa “sacerdote officiante”.
Volete continuare il gioco? Valgono le ipotesi solo se si dà spiegazione della modifica del cognome con verosimiglianza, anche se totalmente inventato. Possibilmente coinvolgendo comuni non ancora interessati dai natali di qualche personaggio famoso (quindi escludendo finora: Mamoiada, Sanluri, Ovodda, Fonni e grazie ad Andrew anche Seui).
Mentre non trova (finora) fondamento l’origine quartese di Marilyn Monroe (discendente di una Mariolina Murru emigrata nei primi anni dell’Ottocento) pare ormai assodato che George Washington fosse in realtà un venditore di arance di Muravera (tale Giorgio Uascintò, proprio come le arance della variante San Benedetto, mentre in altri mercati e bancarelle troviamo le Woscinto, per difficoltà di trascrizione) trasferitosi nel far west alla ricerca di un box libero.
Il 30 aprile 1789, George Washington, affacciato al balcone della Federal Hall a Wall Street (New York city) esordì con le seguenti parole: “Prima di qualsiasi altra cosa, noi dobbiamo puntare a vendere più arance dei nostri predecessori.”
http://www.whitehouse.gov/history/presidents/gw1.html
Andrew striking back
Scoperta meravagliosa ma non sorprendente, quella su Bach.
La Sardegna ha spesso prodotto gruppi omogenei di fuoriusciti che, nelle nuove terre, fondavano comunità restando coesi.
Sulla costa algerina un gruppo di oranesi fondò Orano (Oran) divenuta poi celebre in seguito al racconto La Peste di Camus.
Un’ulteriore diaspora si verificò in seguito a gravi divergenze intestine che divisero dal gruppo di oranesi sos accanarjaos (gli sgridati), i quali popolarono e diedero il nome alle Canarie.
Infine pochi esuli fuggiti “di nascosto” ( = a cuba) popolarono una grande isola caraibica
Mi è giunta voce che il famoso cantante britannico Bryan Ferry sia il discendente di un minatore sardo, un tale Angelo Ferrau, che dopo anni trascorsi alla laveria sul canale Serci, a Monti Mannu, Villacidro, emigrò in Gran Bretagna, mutando il cognome in Ferry… e perdendo ogni legame con il borgo natio, in seguito divenuto noto per essere il paese di Giuseppe Dessì.
secondo alcuni studi recenti, lo stesso Dessì sarebbe invece di origini romane….in quanto discendente di un figlio illegittimo di Rugantino, personcina nota per l’incapacità a tener la patta chiusa, e una certa Linuccia de Trastevere, brunetta meglio nota col nome di Fiore de Mentuccia. La quale fu conquistata dal Rugantino dopo mesi di continue implorazioni romanesche: “Linù, annamo, dimme de ssì…” “dimme de ssì” oggi, “dimme de ssì” domani….la sventurata rispose… Dessì…e così fu chiamato il figlio della colpa…
Bellissime le “invenzioni” di Luciana! Grazie del contributo!!
I segni della visita Shardana a varie popolazioni indigene del Nord America sono testimoniati anche dal nome della cittadina dell’Ohio, Sardinia, la cui centrale di polizia http://www.sardiniapd.org/
ha assunto come uniforme la divisa della Compagnia Barraccellare. E il motto sembra preso pari pari dalle tavolette di Tzricotu:
We, the men and women of the Sardinia Police Department, are dedicated to improving the quality of life in our village by enhancing public safety through cooperative interaction with our community and with other public and private agencies.
Confrontate con il testo originale:
http://archeologiasarda.blogspot.com/2006/04/le-tavolette-di-tzricotu-e-il-libro-di.html
Mentre scriviamo sono in corso approfonditi studi sui legami tra la ridente cittadina di Uta e lo stato del lontano west Utah.
Andrew
Alexander Bell, che si contende l’invenzione del telefono con Guglielmo Marconi, nacque sì ad Edimburgo ma da immigrati sardi: Alessandro Bellu di Luras, in Gallura, emigrò nella terra dell’omonimo tessuto a quadri. Quindi non irritiamoci come facevamo prima se ci viene detto che ad inventare il telefono non fu Marconi. Il campanilismo ora può farci sopportare l’idea che ad inventarlo fu Bell(u). Non sarà un’invenzione italiana, ma almeno è sarda!
A contendersi la paternità del telefono furono Bell e Meucci, Marconi è l’inventore della strada tra Cagliari e Quartu….
Tutti sanno che John Locke (1632 –1704) è stato un importante filosofo britannico della seconda metà del Seicento ed è considerato il padre dell’empirismo moderno.
Meno nota è la sua origine sarda. Sebbene si insista a volerlo far nascere a Wrington, è ormai assodato che sia nato a Onifai, un centro da sempre ricco di scambi con le isole britanniche.
Figlio di Bustianu Loche e Agnese McSuccu, due devoti puritani baroniesi, Yuvanne Loche fu subito influenzato dalla corrente empirista di Irgoli.
Con filosofi del calibro di Winston Vedele e Malcom Lai dibattè subito sulla classificazione delle idee e sulla critica delle idee innate, sulla conoscenza derivata dai sensi e su chi mangiava più pane carasattu con fagioli senza bere acqua.
Stanco dell’insensibilità dei compaesani rispetto alla sua critica del dogmatismo (ma i maligni dicono che contestassero soprattutto la sua esorbitante digestione), emigrò a Oxford, dove passò anni molto belli, trascorsi spesso a sostituire le H con le K o con altre lettere.
La sua nostalgia di Onifai emerge sommessamente in tutte le sue opere, celata con riferimenti esoterici. Perfino il motto dell’Ordine della Giarrettiera, “Honni soit qui mal y pense” fu da lui cambiato di nascosto con “Onifai qui mal y pense”. Ma pochi se ne accorsero.
Mentre proseguono le ricerche per individuare il pioniere di Uta che fondò lo stato dello Utah, in Ohio la centrale di polizia di Sardinia city indossa uniformi simili a quelle della compagnia barracellare http://www.sardiniapd.org/
E il loro credo sembra la traduzione letterale delle tavolette di Tzricotu! Provate a confrontare il testo in inglese che riporto sotto con il testo riportato nella tavoletta fotografata in questo sito:
http://archeologiasarda.blogspot.com/2006/04/le-tavolette-di-tzricotu-e-il-libro-di.html
“We, the men and women of the Sardinia Police Department, are dedicated to improving the quality of life in our village by enhancing public safety through cooperative interaction with our community and with other public and private agencies.”
http://www.sardiniapd.org/index.php?pr=Ethics
Andrew Mamelix
L’amico pioniere di Uta che fondò lo stato dello Utah fece un salto anche in Ohio dove costruì Sardinia City.
La locale polizia indossa uniformi simili a quelle della compagna barracellare
http://www.sardiniapd.org/
Dal sito della polizia di Sardinia City, Ohio:
We, the men and women of the Sardinia Police Department, are dedicated to improving the quality of life in our village by enhancing public safety through cooperative interaction with our community and with other public and private agencies.
Suona come il testo lasciato scritto dalla polizia nuragica sulle tavolette di Tzricotu; confrontate il testo in inglese con l’originale nuragico:
http://archeologiasarda.blogspot.com/2006/04/le-tavolette-di-tzricotu-e-il-libro-di.html
Andrea
ahahah
io ne ho trovato un altro
SIDDHARTA
SID nota divinità attestata in Sardegna e Harta (da Artu=Alto)
– R E G O L A M E N T O –
Ok, allora facendo il punto abbiamo, oltre ai già attribuiti, non da noi, Perón (da Piras) di Mamoiada e Colombo (da Columbu) di Sanluri:
Bach (da Vacca) di Ovodda,
Alexander Bell (da Bellu) di Luras,
John Locke (da Loche) di Onifai,
restano in sospeso Cortéz-Cortis (verificare se a Seui esiste quel cognome, cose che chiederei pure per Ferrau da Villacidro).
Propongo di lasciuare in sospeso: Brian Ferry (da Ferrau) di Villacidro, e i f.lli Cohen da Coinu di Fonni, perché contemporanei e/o perché non abbiamo ancora certezza che Ferrau sia un cognome tipicamente originario (o particolarmente diffuso) a Villacidro.
Sono benvenuti e ci divertono tutti gli altri interventi (Washington, Dessy, gli Oranesi che fondano Orano, Utah fondata da uno di Uta) anche se non rientrano nel gioco vero e proprio (ma chi se ne importa!).
Tuttavia per estendere il gioco v. e p. bisogna:
i) motivare la variazione del cognome, con una metamorfosi linguistica inventata ma verosimile,
ii) coinvolgere paesi non ancora interessati dai natali di un qualcuno,
iii) possibilmente attribuire a un comune sardo i natali di un grande del passato. Evitare i viventi, i contemporanei (che potrebbero smentire).
Dite la vostra! Le regole non le faccio mica solo io! Però in genere l’anarchia nei giochi non serve: non li fa funzionare.
Ciao Paolo, la mia deduzione per Bryan Ferry da Ferrau, deriva da mie personali conoscenze di Villacidro. Non è diffusissimo, ma esistono una dozzina di famiglie Ferrau a Villacidro. Se preferisci, possiamo supporre che l’antenato del cantante non si chiamasse Angelo, ma Biagio, che in sardo diventa Brai ( e l’assonanza con Brian è ancora maggiore). la metamorfosi è poi motivata dal fatto che dalle miniere di Monti Mannu, alle miniere di carbone in stile Cronin, un cognome che finisce in Y (come Londonderry), è più British Correct….Se poi vuoi escluderlo perchè vivente…
facci lei!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ojk approvato Ferrau di Villacidro!
Quindi aggiungiamo formalmente:
Brian Ferry, leader dei Roxy Music, da Ferrau di Villacidro.
Divertitevi pure, come già avete fatto e mirabilmente, a ricamare sulle vicende biografiche del personaggio in esame o del relativo antenato. Personalmente è la parte che mi diverte di più e che può meglio liberare la vs. fantasia.
Juan de Garay, fondatore della città di Buenos Aires (nella sua seconda fondazione) nonché della città argentina di Santa Fe era di discendenza sarda. Un suo avo, Giovanni Antonio Garau da Castel de Caller (Cagliari), per sfuggire a un creditore nonché rivale in amore, tagliò la corda imbarcandosi su una nave diretta a Barcellona che recava miele, cera e bestiame di Sardegna alla capitale del Regno d’Aragona. Il suo illustre discendente, che seguì le orme dell’avo nell’unirsi a spedizioni a bordo di golette e vascelli, andò alla conquista del Nuovo Continente, per la precisione in Argentina.
A rafforzare la teoria: il nome della città di Buenos Aires, la Madonna di Bonaria, venerata nella città di Cagliari e dalla famiglia Garau-Garay.
Anche in questo caso il nostro gioco ha ricostruito una derivazione all’inverso: Garay (cognome basco) da Garau come Cohen da Coinu…. in realtà storicamente è accaduto il contrario, ma qui la realtà ci interessa meno del gioco!
A G G I O R N A M E N T O
Riepilogando abbiamo:
Juán Domingo Perón (da Piras) di Mamoiada e Cristoforo Colombo (da Columbu) di Sanluri (attribuiti da altri, non da noi), poi:
Johann Sebastian Bach (da Vacca) di Ovodda,
Alexander Bell (da Bellu) di Luras,
John Locke (da Loche) di Onifai,
Brian Ferry (da Ferrau)di Villacidro,
Joel ed Ethal Coen (da Coinu) di Fonni,
Juan de Garay (da Garau) di Cagliari;
Resta ancora in sospeso Hernán Cortés (il cognome originario, Cortis, non si reperisce neanche in un’unità a Seui; potrebbe essere di Villanovafranca, o di un altro comune dove risulta Cortis diffuso).
Non ammesso Washington da Uascintò (divertente la finta biografia ma il cognome originario è inesistente).
Per risalire al cognome originario, prima che abbia subito la modifica -di cui dovete dar conto- diciamo che fa fede il sito:
http://sardegna.indettaglio.it/ita/motori/cognomi/motore_cognomi.html
in cui vengono elencati i comuni ove quel cognome è diffuso e in quante unità.
Motivo per cui, fosse per me, boccerei Colombo-Columbu da Sanluri: il sito non annovera nessun cittadino sanlurese con quel cognome. Ollolai risulta il comune col punteggio più alto: 91.00. (Fra l’altro è il paese natale del regista Giovanni Columbu, figlio dell’europarlamentare sardista Michele).
Andrea ha ragione, anche perchè ragionando una ragione si trova. Un fratello di mia mamma si chiamava Bachisio, e io volevo mettere a mio figlio tale nome. Sono stato dissuaso dai lamenti di mia suocera e di mia moglie. A niente è valso il mio esempio di fulgida convivenza in Bachisio Bandinu.
Mia madre Grazietta Ledda è di Sindia, ma nessuno sa che vi è nata per caso. Il padre era un maresciallo dei carabinieri itinerante, tale Alan Ladd, che corresse il cognome in Ledd, poi Ledda, e il nome Alan in Yorkshire.
Non è vero che siamo tutti americani, ma io lo fui.
Nel mondo dello spettacolo sono tanti i nomi che hanno dato lustro alla nostra isola. Su tutti ricordo il grande direttore d’orchestra che, dopo il trasferimento dei genitori a Calcutta per lavoro, dovette mutare il suo cognome da Medda a Mehta. Zubin Medda era infatti un bambino prodigio già dalle elementari che frequentò a Gonnostramatza
Ancora rimarchevole è il ruolo che l’emigrata sarda ricopre in seno alle più alte cariche dell’amministrazione americana. Condoleeza Rais, (oggi Rice) ha fatto il dettori nella sezione F ed era in classe con Vladimiro Lami.
Marlon Brando, noto attore americano, era originario di Erula (SS), donde i suoi antenati nella persona di Mariolino Brundu, il nonno, partirono alla volta delle americhe nel 1896. Andò prima in Argentina, per poi passare negli States dove tracce del passaggio si reperiscono negli elenchi custoditi a Ellis Island. La professione del nonno Mariolino, poi americanizzato in Marlon, appresa in Argentina dove conobbe la moglie Maria, era qualla di allevatore di vacche e di produttore di latticini, specializzato in un particolare burro, che produceva secondo una curiosa procedura, agitando il latte sulle note di un nostalgico ultimo tango….
Altro campione dello schermo, Alen Delon proviene da in realtà da Scano Montiferru, da dove i genitori fuggirono per coronare il socno di un amore contrastato. Salvatore Delogu era infatti un servo pastore mentre Elena (Alena in sardo) era figlia di possidenti. La fuga li condusse in Algeria dove Salvatore si arruolò nella legione straniera e mutò il cognome il Delon, trasferendosi in madrepatria (Francia) dopo il congedo avvenuto pochi anni dopo.
Benvenuto Stefano! Sei entrato nel pieno spirito del gioco con due perle! Spassosissime le biografie probabili degli antenati di Marlon Brando e di Alain Delon! (…il burro… il tango…)
Chapeau!
Edgar Allan Poe: gli antenati erano di Quartucciu.
DA PAU A POE PER OMOFONIA.
E’ noto come Edgar Poe (1809-1849) fosse figlio di guitti girovaghi. In seguito venne adottato da una ricca famiglia di mercanti di Richmond: gli Allan.
La pista che risale sulle tracce del padre naturale di Edgar portano in Francia ma prima ancora a Quartucciu (CA).
In fuga dalla malaria che infestava le paludi e gli stagni intorno a Cagliari, che bagnano il territorio di Quartucciu, gli antenati del grande scrittore ripararono in Francia, dove il cognome Pau veniva pronunciato “Pò”. Nel secolo successivo un discendente, appunto l’attore di strada padre di Edgar, emigra nel Nuovo Mondo in cerca di fortuna, ma con più di un secolo in anticipo rispetto alla data di fondazione di Hollywood. Il nome Pau pronunciato a voce alla francese davanti al funzionario di Ellis Island venne trascritto secondo la grafia anglofona “Poe”. Ironia della sorte, il giallo malarico che mette in fuga gli antenati rieccheggia nel “giallo” letterario, genere del quale Edgar Allan è considerato il padre.
Thomas Mann, secondogenito di Thomas Johann Heinrich Mann e Júlia da Silva Bruhns. Scrittore e saggista tedesco nasce in Germania, a Lubecca il 6 giugno 1875 e muore a Zurigo il 12 agosto 1955. Premio Nobel nel 1929, è considerato una della figure di maggior rilievo della letteratura europea del ‘900. Non tutti sanno però che le sue radici sono ben piantate nella feconda terra di Sardegna: il suo cognome originario è infatti Mannu.
Il nonno del Mann, Giovanni Antonio Maria Mannu, commerciante, don Giovanni e giocatore incallito, emigrò nel 1830 all’età di 35 anni dalla natia Thiesi a Lubecca (probabilmente scelta in virtu di quel Lu iniziale che gli ricordava l’articolo della sua lingua madre: Lu Becca come La Spezia?) e modificò il suo nome in Johann Anton Marie Mann con la complicità di una impiegata dell’anagrafe con cui ebbe una breve storia d’amore.
Quella del Mann – Mannu fu una vera e propria fuga originata dalla necessità di scomparire a causa di forti debiti di gioco contratti in alcune bische clandestine controllate da malavitosi locali.
Tra le sue opere ricordiamo il suo primo romanzo, I Buddenbrook (1901), in cui racconta la decadenza di una famiglia. Opera dal forte carattere autobiografico, narra della ascesa e caduta di una ricca famiglia di mercanti, seguendone le vicende attraverso diverse generazioni. È probabile che abbia tratto ispirazione anche dalla famiglia Riu di Alghero (Brook=ruscello=Riu) di cui spesso gli parlava il nonno che era stato, in età giovanile, amante della signora Riu. La famiglia algherese aveva avuto infatti delle vicissitudini analoghe a quelle descritte nel romanzo.
La notizia girava da tempo tra i bene informati, adesso arriva la conferma ufficiale: il Comune di Nughedu San Nicolò (SS) darà la cittadinanza onoraria al leader sudafricano Nelson Mandela. È infatti ormai certo che la famiglia Mandela sia originaria del piccolo centro sardo.
Antonio Maria Mundula, è questo il nome del tris-nonno di Mandela. Di lui si erano perse le tracce ma, alcune lettere da lui inviate ai parenti e ritrovate durante i lavori di ristrutturazione di una antica casa del paese, hanno inequivocabilmente mostrato come il Mundula, trasferitosi in Sudafrica negli anni venti del XIX secolo, ebbe il suo nome cambiato in Mandela.
Non vi è ancora certezza invece sull’origine di Frederik Willem de Klerk, l’ultimo presidente bianco del Sudafrica dell’apartheid che, parrebbe, pronipote di un altro immigrato di Nughedu San Nicolò: Guglielmo Cherchi (Kerki – Klerk – de Klerk). Se anche questa notizia venisse confermata l’intera storia della fine dell’apartheid in Sudafrica andrebbe completamente riscritta.
Sconvolta la quiete della città di modolo, che si è vista, un lunedi mattina, invasa da un serpentone di auto diplomatiche, che scortavano il principe Alberto di Monaco e le sue sorelle. Motivo della visita, rientrare in possesso dell’eredità del nonno materno Giuanne Bernardinu Cherchi emigrato in America a fine 800,cambiò il suo cognome da Cherchi in Kelly per comodità di pronuncia.Gli eredi, documenti alla mano,rivendicano la proprietà di alcune piante d’olivo appartenute al proprio avo. Sembra che l’olio prodotto da queste piante abbia proprietà terapeutiche e rigeneranti. I Principi si sono interessati a quest’eredità dopo aver letto il diario della madre che svelava il segreto della sua bellezza, sembra infatti che il nonno avesse portato in America una scorta di quest’unguento miracoloso.
Ma i reali vengono gelati dal netto rifiuto dei consanguigni isolani che vantano diritti di uso capione, il signor Giagu Cherchi e sua sorella Grazia si oppongono categoricamente alla cessione del terreno poichè loro sono proprietari da quasi un secolo e diffidano i reali a non associare il buon nome dei Cherchi con quello dei Kely. (vi informeremo sugli sviluppi della situazione)
cerco qualcuno che abbia informazioni su GIOVANNI DETTORI di thiesi emigrato nel 1908 moglie FILOMENA CALISAI di OSSI
cerco qualcuno che abbia informazioni su GIOVANNI DETTORI di thiesi emigrato nel 1908 moglie FILOMENA CALISAI di OSSI
infissilaconi@tiscali.it