CRISTINA FERNÁNDEZ ALLA FAO: "IL PROTEZIONISMO DEL NORD CAUSA L'IMPOVERIMENTO E LA FAME DEL SUD"

di Gennaro Carotenuto (04 giugno 2008)

 Con un durissimo e documentato discorso al vertice della FAO a Roma, la presidente argentina Cristina Fernández de Kirchner ha riportato il discorso alla crudezza dei dati concreti: la causa prima della fame nel mondo è il neoliberismo.
Neoliberismo vuol dire che i deboli, i paesi del Sud del mondo, devono aprire i loro mercati mentre i forti, i paesi del Nord, possono mantenere chiusi i loro secondo i propri interessi. E le conseguenze, come ha rilevato punto per punto la presidente argentina sono sotto gli occhi di tutti. Fernández, come prima di lei il brasiliano Luíz Inacio da Silva, ha ricordato come esempio criminale quando il Fondo Monetario Internazionale raccomandava alla Repubblica di Haiti di sradicare completamente la propria produzione di riso. L’ideologia del libero mercato, imponeva di comprarlo all’estero. Oggi Haiti, anche per essere stato obbligato ad ascoltare quei consigli interessati, è un paese distrutto e alla fame, dove i paesi integrazionisti latinoamericani, tra i quali l’Argentina, stanno insegnando a reintrodurre orti familiari per riparare ai guasti voluti dall’FMI.
“Tra il 1970 e il 2006 – ha affermato Cristina- i paesi ricchi, col protezionismo, hanno smesso di importare alimenti. Al contrario, imponendo il liberismo ai paesi emergenti, questi hanno smesso di esportare. Tutto questo ha significato una perdita netta per il Sud del mondo di almeno 130 miliardi di dollari, 60 dei quali per la sola Africa”.
La presidente argentina ha puntato l’indice contro “il doppio discorso. Da una parte ci magnificano l’apertura dei mercati, ma andando al concreto ci mettono mille difficoltà per permetterci di accedere ai loro”. Fernández ha poi proposto l’Argentina come esempio per spiegare l’attuale crisi: molta speculazione e poco lavoro. “Da una parte per chi investe nelle rendite agricole ci sono ritorni del 30% in appena sei mesi. Dall’altra la campagna –sempre più meccanizzata- causa sempre più disoccupazione. La conseguenza è il ritorno al Medioevo”.
Un Medioevo neoliberale, quello denunciato da Cristina che non risparmia l’Argentina. Dei 30 milioni di ettari di terra coltivabile in Argentina almeno 15 sono coltivati a soia (incidentalmente transgenica). Praticamente nulla di questa enorme produzione viene consumata nel paese, ma quasi tutta viaggia verso gli Stati Uniti e sempre di più verso la Cina. Degli 84.000 produttori di soia del paese il 20% controlla l’80% della produzione ma il 2.2% maggiore ne controlla addirittura la metà. Molti di questi sono multinazionali straniere. Non danno lavoro, essendo tutto ultratecnologico, né lasciano alimenti in Argentina e quando la presidente ha provato ad aumentare loro le tasse, hanno promosso una serrata potenzialmente golpista. Senza sciogliere questi nodi, i discorsi alla FAO resteranno parole.

fonte www.gennarocarotenuto.it

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4 Responses to CRISTINA FERNÁNDEZ ALLA FAO: "IL PROTEZIONISMO DEL NORD CAUSA L'IMPOVERIMENTO E LA FAME DEL SUD"

  1. Matzu Yagi dicono:

    La Presidenta ha colpito nel segno. Oggi molte delle riflessioni più sensate e attente alla giustizia provengono dalla politica sudamericana, che sta dimostrando di aver fatto un grande salto di qualità negli ultimi dieci anni.

  2. Paolo dicono:

    Merito dello storico Carotenuto aver sottratto all’oblio e alla invisibilità il discorso della “presidenta” argentina Fernández de Kirchner… non mi risulta che nessun altro media italiano abbia dato spazio al suo discorso, eppure fa riflettere parecchio noi occidentali!

  3. Federica dicono:

    E’ facile parlare cosí alla FAO, ma la serrata argentina ha tutt’altri contorni. E se é colpa del nord, allora perché Cristina ha accettato di far costruire il tren bala (TAV) da un’industria francese, quando in Argentina il sistema ferroviario e’ distraso e non arriva neanche al nostro intercity come qualitá???Quando il prototipo é stato studiato in Argentina?…molte parole per riempire la bocca, ma poca sostanza…basta viaggiare nel treno metropolitano a Buenos Aires..ah certo! la concessione a queste imprese che lo gestiscono é in mano al governo…potrebbe toglierla, ma non lo fa…chissá perché…SI si, una gran politica sudamericana!Io lo chiamo liberismo coperto!

  4. Paolo dicono:

    Sì Federica, anche un giornalista argentino mi diceva cose non troppo diverse dalle tue… i Kirchner che rinnovano contratti per l’estrazione petrolifera a compagnie statunitensi, la Repsol spagnola che fagocita la YPF…

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