Precordigliera. Province di Salta e di Jujuy, a nord-ovest, ai confini con Bolivia e Cile. A differenza che nel resto del paese, qui è forte la presenza di nativi americani, da queste parti il popolo Quechua. La lingua Quechua è la lingua nativa americana più diffusa, pur nei suoi sottodialetti.
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Spettacolare tragitto.
Il villaggio di Santa Rosa de Tastil.
Una busta di foglie di coca, che a queste alture si mastica per sopportare “la falta de oxígeno”. Il coquéo (l’abitudine di masticarle) è usuale e tradizionale, da queste parti, infatti detenere e masticare le foglie in queste province non è illegale entro certi quantitativi, ci spiegava la guida Gabriel. La polvere poi, che richiede un kg. di foglie per ottenere un grammo, è un’altra cosa. E’ un alcaloide 1000 volte più concentrato.
Il villaggio minerario di San Antonio de los Cobres (cioè rame) a 3.375 m. di altezza s.l.m.
Una pozza d’acqua ghiacciata ed una d’acqua calda scorrono accanto, per poi confluire.
Il celebre viaducto de la Polvorilla, dove passa il famoso Tren a Las Nubes. Vi consiglio il tragitto in macchina (con guida, da Salta) che corre parallelo ai binari. E’ più rapido del treno, costa meno, e vi permette di vedere più cose e di fare soste.
San Antonio de Los Cobres: scorci.
Lama semibradi al pascolo
Las Salinas Grandes: una distesa di sale di 60 km. nel suo diametro massimo, con l’acqua sottostante, per uno spessore medio di 30 cm. Sta a 3450 m. fra le province di Jujuy e di Salta.
Il panorama dalla Sierra del Chañi
I monti multicolori della Quebrada de Humahuaca, patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Il villaggio di Purmamarca, fra i monti de los siete colores.
Bel viaggio, belle foto.