Quasi nessuno ne ha parlato in Italia. In Spagna il Ministero dell’Industria ha inflitto una multa di 15,4 milioni di euro alla Endesa per la fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Ascó, in provincia di Tarragona. È la sanzione più alta mai applicata in Spagna, dieci volte tanto quella comminata per l’incidente alla centrale di Vandellós II nel 2006 (ma l’incidente più grave fu l’incendio di Vandellos I nel 1989). Quasi metà della multa è per l’emissione radioattiva al di sopra del limite annuale per persona all’interno del doppio recinto della centrale. «Ma la cosa peggiore – scrive Cristina Buesa sul Periódico de Catalunya – è che i gestori dell’impianto di Ascó manipolarono i sensori affinché non entrasse in funzione l’allarme di fuga». Né fu effettuato un controllo della contaminazione esterna del personale una volta scoperta la fuga di particelle. L’incidente risale al novembre del 2007 ma non fu notificato fino all’aprile del 2008. In quel periodo, informa il quotidiano di Barcellona, un migliaio di persone visitarono la centrale. Il gruppo Ecologisti in Azione ritiene insufficente la multa poiché «15 milioni di euro è quanto Ascó fattura in 15 giorni». Secondo l’esperto di energia del WWF, Heikki Willstedt, la cosa grave è che l’impresa «abbia mentito intenzionalmente sul grave errore commesso e che lo abbia occultato». A chi volesse rilanciare l’opzione nucleare in Sardegna, qualora sostenesse che è sicura, bisogna ricordargli di Ascó, e rispondere: «Ascó, maripozzutoccai?»
pubblicato su EPolis, edizione IlSardegna Sud, mercoledì 13.05.09 a pag.6
Asco senza accento in spagnolo significa: schifo. Nomen omen
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