Budapest è una meta fantastica, chi c’è stato lo può confermare, molto internazionale. Da qualche tempo (febbraio 2012) raggiungibile coi voli Ryanair.
Atmosfera e architettura meravigliose: non è iperbolico dire che non c’è un angolo, una strada, un palazzo che non meriti di essere osservato o fotografato. Si spende davvero poco, per mangiare e bere.
Tips, dritte, cose da ricordare:
Si gira benissimo coi mezzi pubblici.
La Budapest card, che oltre al transito su tutti i mezzi pubblici dà sconti a musei e ad altre attrazioni, conviene solo se siete degli stakanovisti dei musei e in 3 gg. pensate di voler visitare tutto e far tutto tutto. Molto più conveniente fare uno degli abbonamenti per i soli mezzi pubblici, “7 days ticket” 4600HUF (HUF sta per Hungarian Fiorint, attualmente 1€ = 270 HUF), oppure “72 hours ticket” 3850HUF, oppure ancora 24 hour 1550HUF che vi danno transito illimitato su tutti i mezzi pubblici per tutto il periodo compreso. Ma attenzione: i 7 giorni non sono solari. Se per esempio la fate di lunedì sera, non vi scade il lunedì sera successivo, ma la domenica. Al momento dell’acquisto potete decidere in che data far partire l’abbonamento, dicendola all’impiegato, che la scriverà a mano. Tenetevi l’abbonamento sempre pronto in tasca perché all’ingresso della metro lo dovete esibire.
Siete arrivati all’aeroporto Ferihegy, ad es. al terminal 2A (Ryanair). Per andare in città prendete il bus 200 (o 200E) fino al capolinea della Metro blu KŐBÁNYA-KISPEST. Da lì la metro vi porta in centro (e alla fermata Deak tér incrocia le altre due linee, rossa e gialla).
Per far ciò vi serve un abbonamento, oppure almeno due biglietti (uno per il bus 200 e uno per la metro), ma non avete ancora cambiato gli euro in fiorini. Acquistate l’abbonamento all’ufficio postale dell’aeroporto, che sta in un piano alto, mi sembra il terzo. Siccome i 7days e i 72hours in quell’uff. postale sono spesso esauriti, comprate almeno i 2 biglietti per ciascuno: potete pagare con la vostra carta di credito o bancomat.
Qui la mappa della metro. Attenzione: alcune guide non aggiornatissime, come pure le mappe diffuse a Budapest, scrivono il vecchio nome (Ferenc körút) della fermata della M3 blu Corvin-negyed!
Le info su abbonamenti di viaggio qua (in inglese).
Budapest info, sito istituzionale esauriente, qui (in inglese).
Alle agenzie di cambio qua e là per la città si può cambiare, basta non cambiare nella prima che trovate, ma piuttosto fatevi prima un’idea del cambio che applicano le altre. Evitare Interchange. Altrimenti prelevate con la carta ai bancomat delle banche (ricordatevi che in inglese si chiamano ATM, automatic teller machine). Oppure pagate direttamente con la carta, che viene accettata più o meno ovunque.
Il servizio (10%), ovunque vi sediate al tavolo, è virtualmente facoltativo ma di fatto obbligatorio. Quasi tutti gli esercizi ormai lo indicano espressamente sul conto.
Nei musei non potete fare fotografie, a meno che non abbiate pagato il supplemento apposito (in tal caso vi danno un badge). Musei visitati (e consigliati): il Museo delle belle arti su Hősök tere (Piazza degli Eroi, omonima fermata Metro, linea gialla); il Museo del terrore (i crimini del periodo comunista), in Andrassy utca, fermata Opera o Oktogon linea gialla; il teatro dell’Opera vicino al precedente (visite guidate anche in italiano incluse nel biglietto); l’Holocaust Memorial Center in Páva utca 9 fermata Corvin-negyed linea blu (le atrocità del periodo nazista: persecuzione, deportazioni e sterminio degli ebrei ma pure dei Rom); la Grande Sinagoga in Dohány utca 2 fermata Astoria linea rossa (visite guidate anche in italiano incluse nel biglietto); il Parlamento (visite guidate e gratuite per i cittadini UE, previo appuntamento da concordare via email qua: idegenv@parlament.hu
Di lunedì visitate la Grande Sinagoga oppure il Parlamento, dato che tutti i musei sono chiusi.
A Buda: il Várhegy (il Castello), mezza giornata è sufficiente. Vale la pena fare il biglietto per visitare l’interno della Chiesa di San Mattia, non vale assolutamente la pena invece per il Bastione dei Pescatori: la parte accessibile gratis è molto più grande e panoramica della piccola sezione accessibile con biglietto.
Gli ungheresi sono generalmente educati, riservati, gentili. Tantissimi parlano l’inglese, specie i giovani, magari un’infarinatura, ma molto più che in Italia. Ancora un po’ e pure l’edicolante mastica un po’ di inglese!
Tuttavia non chiedete loro di uscire dal proprio seminato. Talvolta sembra ragionino come un 486, o come il signor Veneranda, il personaggio di Macario, per chi lo ricorda.
Esempio 1
A Szentendre. Al chiosco che fa pizze (pesantucce) poco oltre l’Ufficio Turistico, mi sembra in Dumtsa Jeno utca, appena servito, con la pizza e la coca nelle mani, chiedo “ci si può sedere qua fuori?” C’erano dei tavolini, che evidentemente erano di un locale vicino, la ragazza mi ha indicato delle tavole senza sedili lì accanto (per mangiare in piedi)… quando invece l’esercizio aveva un cortile interno con tavolini! Perché non me l’ha indicato? Perché non mi ha detto “guardi che abbiamo tavolini nel cortile qua dietro”? Perché io le ho chiesto se ci si poteva sedere lì, dunque per lei la mia domanda era relativa al marciapiede antistante, non al retro. Siamo al livello di “Scusi sa l’ora?”. “Sì, la so”.
Esempio 2
Al Museo all’aperto, Skanzen, sempre a Szentendere (3 km dal centro abitato si arriva con un bus che parte dall’autostazione adiacente alla stazione dei treni). Alla biglietteria del museo: “Vale la pena di acquistare il biglietto col supplemento per il passaggio sul trenino? O le distanze non sono così grandi e il museo si può girare a piedi?”. “Io faccio biglietti, queste cose le deve chiedere all’ufficio informazioni”.
Esempio 3
Al Fecske Presszó Étterem su Baross utca, chiedo: “La carne degli hamburger è di manzo?” “Sì”. Ne ordino uno. Arriva. Era l’unico hamburger vegetariano! D’accordo, sul menù c’era una minuscola (v) accanto al nome del piatto ma nella riga in ungherese, in quella in inglese può sfuggirti; e in ogni caso ovunque nel mondo, dopo aver chiesto se la carne degli hamburger fosse di manzo, ti avrebbero avvertito: “guardi che quello che sta ordinando è l’unico hamburger vegetariano”.
A proposito di Szentendre: cittadina gradevole, se state più di 3 giorni a Budapest, merita una visita di mezza giornata. Sta a 20 km a nord da Budapest, si può raggiungere in battello, ma molto più economico e più rapido è prendere la suburbana HEV da Batthyany Ter, la verde (lato Buda). Se avete un abbonamento di viaggio mostratelo al momento di fare il biglietto, così vi addebiteranno il solo tratto extra Budapest.
Terme
Le celebri Gellert meritano una visita solo all’inizio del viaggio: se siete già stati alle Széchenyi, le Gellert vi deluderanno. Sarete abbandonati, non sapete dove e come muovervi, né come individuare la vs. cabina, dovete sperare di imbattervi in qualche cliente che vi aiuti. Se siete in due e avete fatto il biglietto con anche una cabina, il chip di riconoscimento della cabina è caricato solo su una delle due polsiere che vi consegneranno. Passate la polsiera davanti al piccolo lettore (nessuno vi dirà dov’è, ma si trova senza troppa difficoltà) che vi attribuisce il numero della cabina, quindi cercatela.
Le terme Széchenyi nel parco alle spalle di Hősök tere (Piazza degli Eroi), sono le migliori in assoluto, le più grandi e dotate, e il personale vi assiste (vedi foto qui sotto).
Quelle dell‘isola Margherita sono in realtà un complesso di piscine.
Mangiare, bere, divertimenti:
Acqua. Nei market e nei distributori automatici: visto che frizzante o naturale è scritto in ungherese, sappiate che tappo rosa=no gas, tappo azzurro=gas, sempre (in Italia alcune case, ma non tutte, seguono questa convenzione).
Non andate a cena troppo tardi, l’ora di punta dei ristoranti è intorno alle 20,30. Alcuni locali alle 22 hanno la cucina già chiusa o si stanno spopolando, tranne che in alcune zone ed alcuni ristoranti.
Vino. Ottimi i bianchi Tokaij e il rosso strutturato Szekszárdi Bikavér, “sangue di toro”. La birra nazionale e più popolare è la Dreher, diversa dall’omonima che abbiamo in Italia, fresca come una lager tedesca. , una spina 0,50 al tavolo mediamente si aggira sui 590HUF che con la mancia diventano poco più di 2 euro!!!
Per evitare sorprese, sul menù controllate sempre la letterina accanto al nome del piatto che avete scelto, (H): tipico ungherese (V): vegetariano.
Inoltre, se non adorate il piccante e volete evitare bruciori, chiedete se un piatto è “spicy”. Mild spicy o hot spicy (l’inglese basic lo parlano quasi ovunque, come già detto), perché non è detto che vi avvisino.
Evitate i locali inseriti in questa blacklist, raccomandazione valida per i single in cerca di divertimento notturno…
Caffè* e pasticcerie§ imperdibili:
§Ruszwurm, Szentháromság u. 7 a Buda vicino alla chiesa di San Mattia.
§Gerbeaud, Vörösmarty tér 7-8 . Due fette di torta, un espresso, un caffè lungo, mancia inclusa 18€. Caruccio ma obbligatorio. Storico, golosissimo.
*Astoria, il bar dell’omonimo hotel, sopra l’omonima fermata metro, atmosfera belle époque (provato per un caffè, non a cena).
*Centrál Kávéház su Károlyi Mihály utca 9. (consigliato per un caffè, anche se leggo sulla Rough Guide che ci sono sia piatti ricercati che piatti economici, specie per il pranzo).
§Mólnar’s Kürtöskalács su Vaci utca 31 (sotto i palazzi Clotilde) dove fanno solo i Kürtöskalács, spirali di pasta da frittella ricoperti di granella variabile (cannella, mandorla, cioccolato…).
Ristoranti e trattorie sperimentati da noi:
Lunedì 13 Agosto
Ferencz Josef Étterem Nagymezo Utca 12, 1062 Budapest VI distretto Prezzo: 10€ pax.
In una traversa di Andrassy Utca (fra il teatro dell’Opera e Oktogon) raggiungibile anche da Dob Utca. Arredato con gusto, orologi alle pareti, a parte uno schermo lcd un bel po’ fuori luogo, per fortuna spento. Personale gentile e disponibile e si mangia benino. Unico neo: raccomandato sul web in italiano, ergo si riempie di italiani.
Ma14 Horvat Étterem, Krisztina tér 3 raccomandato sul web “non fatevelo scappare” in realtà era “non male”. La signorina mi annuncia che se voglio il piatto large (il mio piatto, grigliata mista di manzo pollo maiale, ha due dimensioni: large e ridotto) bisogna che abbia tanta fame. In realtà arriva un piatto davvero medio, tre sctriscioline di carne, nessuna differenza con quello di Elisabetta che ha ordinato un piatto normalissimo.
Me15 Zappa Café, Mikszáth Kálmán tér 2 la piazzetta grande accanto alla biblioteca, dehors all’aperto sotto ombrelloni, ben frequentata, una piacevole sorpresa, poco turistica, soprattutto pochi italiani. Abbiamo preso arrosticini di agnello con patate e tzatziki, e maiale con salsa di senape e contorno; birra 0,50 e 0,30 spendendo circa 11 € a testa. Molto carino, ben consigliato.
G16 Trófea Grill étterem Kíraly utca 30 Un all-you-can-eat a 5499 HUF la sera (ma dopo le 21 il prezzo è scontato di 1000 HUF) che ha diverse sedi in città. Bella e grande la sala, ottima illuminazione, molto soffusa. Vasta scelta per assaggiare di tutto un po’ della cucina ungherese e internazionale. Bevande illimitate, tranne i vini della lista.
V17 Fecske Presszó Étterem su Baross utca 10 Presi un flekken+vegyes köret (maiale arrosto con contorno misto, 1650) e un padlizsános burger, cioè con melanzane e mozzarella, forse c’era una sottiletta squagliata su uno dei lati del panino, melanzana invisibile, di fatto un panino con pomodoro e cipolla con contorno di patate, peraltro scarso 1550 (è quello dell’hamburger vegetariano a sorpresa citato sopra), due birre Dreher 0.50 alla spina (980) tot 4180 + 418 di mancia. Un po’ neohippy, clienti con cani fra i tavoli… così così.
S18 Fiktív pub, Horánszky u. 27 Cucina creativa, ma disinvolto il locale come il servizio. I tavoli sono sistemati sopra un telaio con pedaliera di vecchie macchine da cucire Singer. Un lume dentro una zucca di cera arancione ai tavoli. Bell’ambientino, ottima presentazione dei piatti, ideale per un tête-à-tête.
Duckbreast roasted with tokajer grape chutney and mashed potatoes, ossia petto d’anatra arrosto con chutney di uve Tokaji e un puré di vere patate in forma cubica, 2490HUF.
Beef medallions Budapest style 3890 Huf. Di fatto una tagliata con foie gràs sopra e sotto una salsa paesana di peperoni, cipolle e piselli su un letto di patate arrosto. una 0,50 di birra Krušovice 590 HUF e una 0.30 390 HUF. Tot 7360 circa 15 € a testa mancia inclusa. Consigliatissimo.
D19 Nothing but the blues, Krúdy Gyula utca 6
Tenderloin di maiale con patate e cipolle davvero piccantissima, l’ho mangiata perché mi piace il piccante, ma avrebbero dovuto avvisarmi, vai a sapere che nome aveva. Eli, un’altra tenderloin di maiale grigliata con patate arrosto. Sugli 11€ a testa.
Time Out Corner pub and restaurant, Tűzoltó utca 11 appena fuori dal Holocaust Memorial Center. Al Time Out menù fisso a pranzo: un buon gulash (NB: scritto gulyás, zuppa al cucchiaio e non spezzatino!!) con dessert: 790HUF a testa. Con l’aggiunta di una 0.30 Dreher, un’acqua, un piatto di verdure grigliate da condividere e la mancia 10%: circa 8,50€ in due! Semplice, atmosfera familiare, ma verace, per niente turistico.
Hotel.
Il Mercure Korona Hotel è strategico e di buon livello, testimoniato dalla continua presenza di equipaggi di compagnie aeree, fra gli ospiti. Ha la scala per la metro (fermata Kálvin tér, linea blu) praticamente davanti all’ingresso! Anche il quartiere intorno è carino, ben frequentato, con locali e caffè, ma per niente chiassoso. Sia sul lato di Kecskeméti utca, cioè proprio sotto l’ingresso dell’hotel, che sul lato opposto della piazza. Attraversatela dal sottopassaggio, lo stesso che porta alla metro, entrate in Baross utca, poi, oltre Reviczky utca, nella piazza Mikszáth Kálmán tér (all’incrocio fra Szentkirályi utca e Krúdy Gyula utca), un caffè, un ristorantino dietro l’altro. Ottimi per un aperitivo, per un caffè, per cenare.
Su Kecskeméti utca buoni e carini: l’Alibi café e il Lila café; carissimo il Vendiak Étterem. Buono per uno snack low cost l’Hummus bar, cucina mediorentale-ebraica, che ha sedi qua e là in città.
Sul lato oltre la piazza Kálvin tér abbiamo sperimentato e gradito: Zappa Café, Fiktív pub e Nothing but the blues, descritti sopra.
Lì vicino c’è pure Ráday utca, molto trendy, ribattezzata la Soho di Budapest, ricca di bar e locali, che però non abbiamo sperimentato personalmente.
Ottima zona per andare in giro, mangiare e bere, passare la sera, è anche quella fra Oktogon e il quartiere ebraico, e poco più su: Liszt Ferenc tér.
Divertitevi, Budapest è molto più sicura di quanto non si legga sul web!
Alcuni dei ristoranti più quotati (non sperimentati da noi):
Onyx Étterem, Vörösmarty tér 7-8
Larus, Csörsz utca 18/b (lato Buda)
Taverna Dionysos, V. Belgrad rakpart 16 (sul lungoDanubio, fra il ponte della Libertà e il ponte Elisabetta)
Spirit Restaurant & Club, Nyári Pál utca 9