10mila 30mila… il vero numero lo fa la TV

dal blog di antonio vigilante copio e incollo:

manisporchemanifestazione.jpg

http://minimokarma.blogsome.com/2006/10/21/dillo-al-tg5/#more-429

Diario antitaliano

Dillo al Tg5

Gentile dottor Rossella,

questa mattina circa diecimila persone hanno manifestato a Vicenza contro la finanziaria ed il governo Prodi. A Foggia invece questa mattina oltre trentamila persone (dati Ansa) hanno manifestato contro la schiavitù, lo sfruttamento ed il lavoro nero. Il Tg5, telegiornale che Lei dirige, ha dato ampio risalto alla prima notizia, che è stata la notizia di apertura dei notiziari della giornata. Una scelta comprensibile, considerando chi le paga lo stipendio. Un po’ meno comprensibile è che il suo telegiornale non abbia dato la notizia della manifestazione di Foggia. Per lei, per i suoi giornalisti e per gli spettatori del suo telegiornale trentamila e più persone che scendono in piazza per chiedere la fine di una vergogna nazionale semplicemente non esistono. Non esistono i miei alunni di quindici anni, emozionati e confusi alla loro prima manifestazione, ma pienamente consapevoli dell’importanza della loro presenza lì, dietro uno striscione, sotto ad un palco. Non esistono gli uomini e le donne che da anni inghiottono veleno, invischiati in un sistema di violenza strutturale che uccide speranze e dignità. Non esiste una intera comunità che per una volta trova la forza di alzare la testa e dire di no.
Lei ha fatto la sua scelta. Lei sta con quelli che hanno i soldi e che piagnucolano per la finanziaria che tassa i Suv. Lei se ne fotte dei miei studenti, dei clandestini e degli italiani sfruttati a sangue, dei giovani stritolati dal lavoro nero, della disperazione dei precari.
Io spero che lei possa continuare a lungo il suo sporco lavoro. Spero per lei che per molto tempo ancora possa far credere agli italiani che l’Italia ha il problema della tassa sui Suv, e non quello del lavoro nero. Spero per lei che per molto tempo ancora possa raccontare la favola bella e stronza dell’Italia dei divi e delle starlette, dei miliardari e del jet-set, delle amenità (oggi il suo telegiornale mi ha fatto sapere che è stato creato il primo abito di mais: non ci dormirò questa notte) e delle curiosità da buongustaio. Glielo auguro, ma ci credo poco. Perché ho visto un’altra Italia, questa mattina, in piazza. Ed era un’Italia di gente in cammino.
Buon lavoro.

Pubblicato il 21-10- 2006 9:16 pm|

Io l’avrei girato a tutti i direttori di tg, non solo al sig. Rossella. Un evento accade o non accade a seconda che ci sia la tv a riprenderlo. E’ un tormentone ripetuto fino alla nausea? Sarà, eppure funziona sempre, lo sanno bene direttori di giornali e di tg. Uno, nessuno, centomila… il numero oggettivo conta poco, è quello relativo, registrato dai media che conta. Capisco il Giornale, Libero, il tg di Rossella e quello di Fede, ma perché anche gli altri media si allineano così, supini, a far da grancassa acriticamente?

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2 Responses to 10mila 30mila… il vero numero lo fa la TV

  1. Eliolibre dicono:

    Perchè tutti i media sono al servizio dei ricchi. I giornalisti vengono strapagati per questo. E se non fanno il loro lavoro li mandano a casa. Quì, come negli Usa ed in tutti i paesi occidentali, la libertà di informazione è solo formale, tutto ubbidisce alla dittatura del denaro e del mercato. Che è la peggiore che esista.
    Comunque io sono felice di non essere uno di loro, hai visto le facce di chi ha sfilato con il Berlusca?

  2. Paolo dicono:

    Sì altroché, e ho pure sentito le cose che hanno detto… come hai ragione Eliolibre…

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