Il mio omonimo (ed io – guarda caso – suo omonimo) Paolo Maccioni ha pubblicato due volumi. Inevitabilmente parecchie persone ci confondono. Motori come ibs che non contemplano le omonimie mescolano i miei e i suoi libri sotto un’unica voce. Recentemente sulla stampa (L’Unione Sarda 06.01.07 pag.31) un suo libro è stato attribuito ad un Paolo Maccioni dal mio profilo biografico. Ma anche librai, colleghi, persino amici e familiari talvolta confondono le mie cose con le sue. Non lo conosco personalmente, ma non vorrei accaparrarmi meriti che non ho!
Q U E S T I T I T O L I S O N O S U O I, N O N M I E I !!
Una volta in un appuntamento del ciclo “Incontri con l’autore” nella Sala Anselmo Spiga di San Sperate (CA) organizzato da Nino Nonnis – l’autore da incontrare quel giorno ero io – due signore in prima fila chiesero: “Mbeh? Quando arriva l’autore?” “Ce l’hanno davanti agli occhi: eccolo” rispose Nino Nonnis indicandomi con lo sguardo. “Macché, noi lo conosciamo benissimo Paolo Maccioni, non è questo giovanotto!!” Se non ricordo male una delle due era pure imparentata con lui. Restarono lo stesso, per cortesia, per almeno la prima metà dell’incontro. Le ringrazio anche per il “giovanotto”!! Troppo gentili ho già raggiunto gli “anta”!
Con la casa editrice L’autore Libri Firenze, Paolo Maccioni “senior” ha pubblicato entrambi i suoi romanzi. Leggo sul sito:
“Paolo Maccioni è nato a Cagliari nel 1932 e risiede a Quartu S. Elena. Ha vissuto a Genova, a Belluno e a Milano.”
* * *
Anch’io sono nato a Cagliari ma nel 1964. Ho pubblicato questi volumi:
Insonnie newyorkesi, Il Maestrale 1998
L’ufficio del pietrisco, Poliedro 2003
Doppio Gioco, Cuec 2004
grazie Paolo, per avermi fatto conoscere un Paolo Maccioni che non è Paolo Maccioni, ma è anche lui Paolo Maccioni… che confusione… e, notavo la data di nascita del Maccioni senior… 32 è la metà esatta di 64… curioso, vero? sembra una creazione di Calvino… o di (Iacopo) Calmino…
Davvero Luana, ti dò ragione!! Ironia della sorte: solo a uno che gioca con le parole e che ha scritto “doppio gioco” con una parte scritta da un eteronimo tocca l’omonimia! Va bene questo può valere per me.
Ma per il mio omonimo? Lui non gioca con le parole (le scrive) né ha un alter ego autore di parti di un libro… e allora?
Be’, lui ha un omonimo che gioca con le parole… (en abîme)…
Va bene come spiegazione tautologica?
Che dire? Innanzitutto la realtà è meglio della fantasia, o meglio: la realtà è una fantastica scatola all’interno della quale possono trovare posto tutte le nostre fantasie.
Tu, e mi capisci bene, visto che io ho letto il “Fermo e Lucia” del tuo prossimo romanzo, stai per incontrare il tuo doppio, il tuo io in un altro tempo e in un altro spazio. Cerca il suo numero di telefono, incontralo, parlagli e capisci che parte del tuo io lui tiene prigioniero. Oppure rendigli quello che è suo. Non so se sa lui ad essere in vantaggio, visto che è comparso in questa realtà prima di te, o se sia tu ad avere il vantaggio, visto che sei più giovane.
Non so, ma forse sei tu che stai creando la realtà, forse hai acquisito un potere, il più potente della magia del Fare.
Sei l’avatar di te stesso?
Chissà!
INCONFONDIBILE cuginetto, ti prego di passare da me… c’è una cambiale da firmare!
poi, se vuoi, fatti avallare anche da qualche amico! credo che ne SARETE FELICI!
uno di questi giorni ti chiamo, devo dirti un SEGRETO! ;)))
BACI anche alla mia cuginetta Eli!
altre considerazioni sul tuo DOPPIO, avatar… o semplice omonimo. come sempre, dipende da che punto di vista guardi il mondo, come dice la canzone…
ho visto citato un Fermo e Lucia, poche righe fa. en attendant di leggere il tuo nuovo libro, non mi è venuto in mente Manzoni, ma il divino Dante, in questa curiosa storia… non trovi che sia una variante della cara vecchia legge del contrappasso? e perciò ti ritrovi un doppio, un avatar o che sia, tu che giochi con DOPPIO GIOCO? o, più semplicemente… vuolsi così, colà dove si puote, ciò che si vuole…
resto in attesa di sviluppi, se ce ne saranno…
intanto, saluti dal mio… avatar… clio runatua, a iacopo calmino (strano, ancora, come si differenzi da calvino per una sola lettera…)
doppio gioco? non l’ho letto
che storia singolare