IL CAPODANNO TELEVISIVO
La notte di San Silvestro, se si resta in casa in città, la tv resta spesso accesa, vuoi per sentire il discorso del presidente, mentre si apparecchia, si affettano salumi e si stappano le prime bottiglie, vuoi per sincronizzare la mezzanotte col resto del Paese. Ci salvano i lunghi intervalli, quello fra le 21 e mezzanotte meno cinque, e quello successivo, passata la mezzanotte, quando spegniamo quell’affare e torniamo ad essere noi i protagonisti.
Su Canale 5 c’è “Uno contro cento”, il gioco condotto da Amadeus. La concorrente di stasera, dopo aver superato le prime brillanti prove, può indovinare quale record hanno stabilito i Maestri Salumai di Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena. Hanno realizzato il salume, nel suo genere, più grande del mondo. È la domanda finale. Se indovina si porta via 200mila euro, se sbaglia perde tutto. Deve scegliere fra Supermortadella, Superzampone, Supersalsiccia. L’ultima viene eliminata, restano Supermortadella e Superzampone. Fioccano le ipotesi in tivù come a casa. Sono motivate dalla logica, poi dicono che la tv non stimola il pensiero e il ragionamento!
La Supermortadella è possibile, il Superzampone no, argomenta la concorrente, perché la prima puoi farla delle dimensioni che vuoi, il secondo ha una dimensione obbligata, quella della zampa del suino. Ma la mortadella è tipicamente bolognese, se i salumai sono di Modena è più facile che la risposta giusta sia il superzampone, si obietta da questa parte dello schermo.
“Tranquilli, la risposta giusta è superzampone” azzardo io. “Quando mai in un programma Mediaset la parola mortadella, per giunta Super, può essere associata ad una vincita, al tripudio sia in studio che in casa?”
“Ma sei machiavellico!” Sarà, ma è un gioco, no? Io gioco a fare il machiavellico. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, come diceva quel tale.
La concorrente opta per Supermortadella, per il motivo di sopra.
Noo! Risposta errata! Perde tutto, altro che 200mila euro! Nulla, disdetta, la Supermortadella porta sfiga, la trasmissione finisce. Titoli di coda. Tutti delusi, concorrenti e spettatori. Molti di loro stasera mangeranno lo zampone che, grazie all’accompagnamento delle beneauguranti lenticchie ed alla contrapposizione rafforzata dal quiz, sarà associato al buon augurio. Maledetta mortadella!
Dopo si cambia canale, tutti a sentire il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica.
Quindi si cambia ancora: tg2, edizione rapidissima. Prima le belle immagini dei capodanni già festeggiati: Auckland, Sidney, Tokyo, Seul, Hong Kong. Quindi, impaginati con ammirevole tempestività, ecco “i primi commenti al discorso del presidente”. La linea passa ad un diligente lettore che sciorina i commenti caldi caldi, da Veltroni a Rotondi, passando per Di Pietro, Pecoraro Scanio, Schifani, Fini, Cesa e tutti gli altri. Tutte le frasette lapidarie dei figuranti nostrani della politica.
I politici sono diventati commentatori politici. Viene da immaginarseli sulla tastiera di un telefono o di un palmare, pronti a esprimere la loro mentre ancora il presidente sta parlando. Una vetrina tutta nostrana. “Ma voi ce la vedreste sulla BBC o su un’altra televisione del mondo, una carrellata di questo tipo? – faccio ancora io, il machiavellico. – Impensabile. Com’è che a noi ci sembra normale?” Sul serpentone intanto scorre una notizia: “Nicole Kidman smentisce le voci sulla sua gravidanza”. Qualcuno corrobora: “Perché, te la immagini una notizia del genere passare sul serpentone di un tg di qualunque paese del mondo?”
Oggi leggo il “discorso di fine anno” di Beppe Grillo sul suo blog: “nel V-Day scorso, dell’8 settembre, non si sono incazzati tanto i politici, ma i giornalisti, questa casta di gente, la vera casta che c’è in Italia. Ve ne siete accorti, no? Migliaia di schiavi vergognosi, messi li a pecorina, a 90°. Una cosa indegna. Si somigliano tutti, non li distingui più se non quello grasso da quello magro. Riotta è uguale a Mimun che è uguale a Belpietro che è uguale a Giordano che è uguale a Fede. Sono tutti uguali. Si distinguono le élite di questi grandi maggiordomi. Quelli che parlano di libero mercato, che ogni tanto dicono qualcosina e poi rientrano subito. Sono meravigliosi.”
Viva il Capodanno in vacanza, in campagna, in ristorante, in agriturismo, anche in casa… dovunque, purché lontani dalla tv.
Auguri, un 2008 con qualche bella lettura in più e un po’ di televisione in meno.
concordo con le belle letture.
E ne consiglio pure una : “La sovrana lettrice” Alan Bennett, Adelphi.
Breve breve, delizioso.
Ci ho passato una splendido pomeriggio di capodanno.
chicco
L’unica possibilità, così mi dicono, è Sky. E chi non ce l’ha…la tiene spenta, la pessima scatoletta, fino agli pseudo-notiziari della sera, come fa la sottoscritta 🙂
Quanto ai libri,ho bisogno di disintossicarmi 😉
Ormai si fa fatica perfino a pensare male… mi sa che l’unico modo utile e “fecondo” che oggi abbiamo di pensare e parlare è quello ingenuo del bambino che non è né bene né male, è solamente quello che vede e quello chè dice. Il Re è nudo da molto tempo ma, purtroppo, oggi quella nudità è talmente oscena che spesso ci fa volgere gli occhi da un’altra parte. Ma i bambini non sanno che cosa è osceno… abbiamo ancora da crescere per essere bambini.
Andrea
Molto più puntuale di questo mio estemporaneo quadretto, segnalo l’articolo sul Capodanno tv di RaiUno di Marco Travaglio dal titolo
Cominciamo bene
http://www.pressante.com/index.php?option=com_content&task=view&id=785&Itemid=1
da leggere!