Arrivare a soddisfare il 69% del fabbisogno elettrico degli Stai Uniti con l’energia solare entro il 2050. Tre esperti americani spiegano come è possibile in un servizio apparso su Le Scienze.
Lo riporta il sito qualenergia da cui ricopio
Coprire entro il 2050 il 90% del fabbisogno energetico degli Stati Uniti con le rinnovabili. Fantascienza? Tre esperti americani, Ken Zweibel, James Mason e Vasilis Fthenakis, pensano di no e illustrano il loro piano per un’America in cui al 2050 il solare copra il 69% dell’elettricità e il 35% della sua energia totale (inclusi i trasporti, quindi).
Come? Realizzando megaimpianti fotovoltaici, sia con moduli convenzionali che a concentrazione, per una superficie occupata pari a 120.000 chilometri quadrati nei territori desertici del sud-ovest del paese, costruendo una nuova infrastruttura di trasmissione ad alta tensione in corrente continua e mettendo in atto sistemi di immagazzinamento dell’energia come quello di comprimere l’aria in cavità sotterranee.
Un piano che farebbe diminuire le emissioni di anidride carbonica degli Stati Uniti del 62% rispetto al 2005, e che richiederebbe 420 miliardi di dollari di investimenti. Soldi che comunque secondo i tre esperti verrebbero ripagati da un futuro energetico con costi ambientali ma anche politico-militari convenienti per gli Stati Uniti. I particolari dello studio in un servizio che alleghiamo, apparso in Italia su Le Scienze e che contiene anche un intervento di Gianni Silvestrini sul futuro energetico dell’Europa.
23 maggio 2008